L’arte di strada e il circo sono arti antiche. Hanno sempre suscitato molto interesse e riscosso grande successo nel pubblico di tutto il mondo.
Portare l’arte e il teatro in strada equivale a portare l’arte e il teatro direttamente al pubblico, nei luoghi vivi e vissuti dalla gente; ma significa anche avere la possibilità di vivere in modo straordinario luoghi solitamente comuni.
I linguaggi del clown, del circo e del teatro di strada sono universali, essendo basati sulla fisicità e sulla comunicazione non verbale, quindi permettono di rivolgersi ad un pubblico eterogeneo per cultura, paese di provenienza ed età. Questo l’assunto da cui siamo partiti nel 2014 per organizzare la prima edizione del Festival Circonferenze.
Questo l’obiettivo che continuiamo a porci ogni anno.
Per andare sempre più in questa direzione crediamo che radicare l’attività sul territorio che ospita il festival sia fondamentale: non un evento incollato sulla città ma un evento creato con la città, cioè con tutte quelle realtà che lavorano ogni giorno nel territorio e con chi quel territorio lo abita.
Quindi ogni anno noi di Circonferenze abbiamo intrecciato nuove relazioni con associazioni del territorio rhodense e le abbiamo portate ad essere attive all’interno del festival.